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Esperienze Airbnb, occhio allo sharingeconomy predatoria che dequalifica e desertifica il territorio

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#Esperienze #Airbnb Stiano attenti i Comuni italiani come #Napoli #Roma e la #CostieraAmalfitana che si stanno facendo ammaliare dalle proposte della piattaforma online. Non c’è niente di sano in queste modalità border line di offrire tutto e da tutti. Si rischia di minare la già precaria condizione di equilibrio con professionisti come guide turistiche, aziende enogastronomiche e chi esercita un’attività turistica culturale pagando tasse e balzelli. Come operatore turistico sono pronto alla battaglia contro chi continua ad alimentare una sharingeconomy a metà in cui a guadagnarci sono sempre e solo i player internazionali, depredando il territorio e dequalificando il lavoro di chi con passione ancora crede nei territori e nelle sue #risorse. Secondo gli esperti della piattaforma, le “esperienze” porteranno più turisti. Ma è davvero così ?
E a che prezzo? Artigianato e gastronomia sono i temi che la fanno da padrone, con esperienze come la visita alla fabbrica del limoncello ad Amalfi oppure lo street food nelle strade di Napoli. “Napoli e la Costiera Amalfitana hanno un incredibile patrimonio di tradizioni locali e una comunità locale in grado di far vivere esperienze indimenticabili a turisti di tutto il mondo – commenta Nicola D’Elia, Emea trips director di Airbnb -. Crediamo che il lancio delle esperienze a Napoli possa rappresentare una grande opportunità per appassionati, artigiani e piccoli imprenditori ma soprattutto un potente strumento di promozione dell’Italia più autentica a livello internazionale” Questo dice il direttore di Airbnb ma che a prezzo? E chi in Italia paga tasse per esercitare attività di guida, agenzia viaggi e tour operator? E chi verifica che ciò che si propone rispetti i requisiti previsti nel nostro Paese in merito ad assicurazione ospiti, qualità delle informazioni e i costi che sono costretti a pagare chi esercita legalmente per accedere a siti culturali e di vario genere? E un tema serio che non può vedere i Comuni aderire con leggerezza per meri selfie alla bisogna.

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