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Nuove opportunità di finanziamento a fondo perduto per le start up con Resto al Sud. Contattami per maggiori informazioni ed assistenza

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Per quanto può sembrar strano è un buon momento per effettuare degli investimenti per start up e nuove attività imprenditoriali. Il decreto rilancio ha previsto ulteriori importi integrativi alla formula già consolidata di Resto al Sud  che è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.  Il nostro studio di consulenza in Start Up -Contributi ok  di Via Toledo 116 a Napoli offre assistenza  a chi intende proporre richieste di finanziamento per iniziative imprenditoriali.  Va ribadito che il sistema di autoimprenditorialità non prevede costi di consulenza e che la modalità di richiesta ed inoltro istanza è fatta direttamente dal richiedente mediante il sistema Invitalia. Il nostro ufficio che si occupa di assistenza imprese settore turismo, cultura, commercio e servizi elabora attività di assistenza per piani economici, contratti di programma, assistenza ad imprese già costituite o da formarsi svolgendo regolare attività professionale.  E’ possibile contattare la sede ai seguenti recapiti 0813440891 cell whatasapp 3755034102 info@agostinoingenito.it

Che cosa prevedono le novità del Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n.34), convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n.77 L’art. 245 del Decreto Rilancio prevede per le imprese di Resto al Sud un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante:

  • 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale
  • 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria

É possibile ricevere il contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa. Per ulteriori informazioni, vai alla sezione “Per le imprese beneficiarie”.

 

ULTERIORI NOVITÀ

Con la conversione in legge del Decreto Rilancio, all’art. 245 bis sono state introdotte ulteriori novità.

In particolare:

  • per le sole imprese esercitate in forma individuale (con un solo soggetto proponente) il massimale di spesa è stato elevato a 60.000 euro;
  • per tutte le iniziative imprenditoriali il nuovo mix di agevolazioni, sempre pari al 100% del programma di spesa ammesso, prevede il 50% di contributo a fondo perduto e il 50% di finanziamento bancario agevolato

Queste novità si applicano alle domande presentate dopo il 19 luglio 2020.

 

AVVISO
Le scadenze e i termini previsti per Resto al Sud – ad esempio per il completamento del programma di spesa – sono prorogati d’ufficio ai sensi dell’articolo 103 del decreto “Cura Italia” (decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 e successive modifiche e integrazioni).

 

A chi è rivolto

Le agevolazioni sono rivolte agli under 46* che:

  • al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria)
    oppure
    trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria
  • non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio
  • non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento

 

L’incentivo si rivolge a:

  • imprese costituite dopo il 21/06/2017
  • imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)

 

Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:

  • i liberi professionisti ( in forma societaria o individuale ) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche)

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